Il massaggio connettivale riflessogeno nacque negli anni '30 del Novecento in Germania grazie alle intuizioni della terapista Elisabeth Dicke, che in seguito approfondì e sviluppò il metodo con la collaborazione della dr.ssa Hede Teirich - Leube, direttrice della scuola medica di Friburgo.
Le riflessoterapie si basano sul fatto che esistono collegamenti riflessi viscero - cutanei bidirezionali, cioè dai visceri alla cute ed anche in senso opposto dalla cute ai visceri. Un disturbo di organo si può manifestare con delle modificazioni a livello cutaneo, pertanto agendo a livello cutaneo è possibile ottenere una risposta a livello dell'organo collegato.
In particolare il massaggio del tessuto connettivo sottocutaneo è in grado di generare due tipi di reazioni nervose:
- componente generale che interessa tutto il corpo (ad esempio: rilassamento, stanchezza, sudorazione, ecc.);
- componente localizzata su organi interni e apparati (attività motorie, secretorie, circolatorie).
La valutazione del tessuto connettivo sottocutaneo si effettua mediante l'osservazione e la palpazione del dorso in cui si rilevano le zone collegate a specifici organi e apparati.
Le indicazioni al massaggio connettivale riflessogeno sono molteplici in quanto ad ogni zona corrispondono diversi disturbi di organo (D.O.) e disturbi associati (D.A.):
- zona della VESCICA:
D.O.: cistite, disturbi urinari durante i viaggi, bruciori alla minzione
D.A.: piedi freddi fino alle ginocchia a letto, incontinenza dovuta al freddo
- zona della STITICHEZZA
D.O.: stipsi spastica ricorrente, stipsi in caso di viaggi, stipsi prima delle mestruzioni
D.A.: pesantezza di testa, dolori lombo - sacrali
- zona delle VENE e LINFA degli ARTI INFERIORI:
D.O.: stasi venose e linfatiche, varici, CRPS (algodistrofia di Sudeck)
D.A.: pesantezza degli arti inferiori, crampi notturni, parestesie
- zona MESTRUALE/GENITALE:
D.O.: irregolarità mestruali, ipomenorrea, dolori mestruali, disturbi apparato genitale
- zona dell'INTESTINO
D.O.: diarrea, digestione accelerata, colite
D.A.: turbe intestinali a carattere emotivo, crampi ai polpacci ed affaticamento
- zona del FEGATO e della CISTIFELLEA:
D.O.: epatite acuta o cronica, intolleranza ai grassi, digestione difficile, tendenza al meteorismo
D.A.: allergie ed irritazioni cutanee, gonfiore, pesantezza dopo i pasti, avversione ai cibi grassi, sensazione di pressione sull'addome dei vestiti o anche in assenza di essi
- zona del CUORE
D.O.: disfunzioni cardiache
D.A.: palpitazioni di origine psicogena, difficoltà a dormire sul lato sinistro, senso di oppressione all'emitorace sinistro
- zona dello STOMACO
D.O.: ulcere gastriche e duodenali non acute, gastrite, dolore di stomaco prima durante o dopo i pasti
D.A.: appendicite, dolori all'ipocondrio sinistro, turbe dell'appetito, ipoacidità o iperacidità
- zona delle ARTERIE degli ARTI INFERIORI
D.O.: disturbi circolatori delle arterie degli arti inferiori, malattia di Buerger (tromboangioite obliterante), claudicatio
D.A.: pesantezza degli arti inferiori, crampi, parestesie
- zona degli OCCHI
D.O.: bruciore agli occhi, sensazione di freddo dietro agli occhi, dolori agli occhi, turbe visive
- zone della TESTA
D.O.: cefalea, emicrania, sofferenza post - traumatica, sofferenza cervicale
D.A.: disturbi del sonno, della memoria e dell'attenzione
- zona degli ARTI SUPERIORI
D.O.: disturbi circolatori, eccesso di traspirazione, morbo di Raynaud, traumi, CRPS (algodistrofia di Sudeck), neuriti e nevralgie dell'arto superiore
D.A.: parestesie notturne e da posizione, affaticabilità delle braccia
- zona dei BRONCHI
D.O.: predisposizione alle bronchiti, alle malattie da raffreddamento, sinusite, rinite
- zona del PANCREAS
D.O.: pancreatite cronica, diabete
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